Mary Poppins a very Australian lady



Fiorella Connie Carollo
E’ un dato di fatto che molti di noi sono rimasti offuscati dalla fama del film di Walt Disney del 1964 con la bellissima Julie Andrews, e da allora abbiamo attribuito a Disney  “la paternità” del personaggio Mary Poppins. In realtà la nanny più famosa del mondo è il prodotto della fantasia e della penna di una signora inglese di origine australiana. Il recente film Saving Mr Banks riporta un pò di giustizia a Pamela L. Travers la misteriosa autrice della saga di Mary Poppins raccontata in sei libri, nell’arco di sei decadi, a partire dal 1934. Donna riservata, amava ammantarsi di mistero e tenne a lungo nascoste le sue origini e la fanciullezza in Australia. Nata Helen Lyndon Goff a Marybourough nel Queensland nel lontano 1899, il 9 agosto, si trasferì in Inghilterra a 24 anni, dopo aver tentato la fortuna come attrice di teatro shakespeariano con un certo successo. A Londra invece si diede alla poesia e frequentò il poeta irlandese Yeats. Diventando Pamela L. Travers assunse su di sé l’identità paterna. Travers infatti è il nome di battesimo del suo amatissimo padre a cui ella attribuì origini irlandesi;  dotato di un animo poetico, decantava spesso in famiglia i versi dei grandi poeti irlandesi. In realtà era di Londra, infelicemente impiegato in banca come direttore, morì appena quarantenne a causa del suo alcolismo. La madre invece era di una benestante famiglia di origine scozzese, il fratello fu Premier dello Stato del Queensland. Il giovane Travers ebbe un rapporto particolare con la piccola Helen, la maggiore delle sue figlie, anche lei sognatrice dalla ricca fantasia. Morì quando Helen era appena una bambina di sette anni e la sua morte prematura segnò il  destino di Helen prima e Pamela Travers poi. 

Emma Thompson, che interpreta in modo strepitoso P.L. Travers in Saving mr Banks , ha fatto ricerche documentandosi anche sui suoi scritti, la definisce una donna triste: “Ha scritto un saggio sulla tristezza davvero buono perché lei era infatti una donna molto triste….penso abbia passato la sua intera esistenza in una tristezza inconsolabile.” Sicuramente sia la Thompson che la premiatissima sceneggiatrice del film hanno fatto riferimento all’unica biografia esistente su Pamela Travers, scritta dalla giornalista australiana Valerie Lawson. Quest’ultima afferma che è proprio l’ Australia la fonte di tanti personaggi, paesaggi, situazioni raccontate nei libri di Mary Poppins. La piccola Helen inventava spesso favole per le sue sorelle, spaventate da una vita incerta, con una madre rimasta scossa e fragile dopo la morte del marito, tanto da tentare il suicidio quando la maggiore delle sue figlie era appena tredicenne. In loro soccorso arriverà zia Helen. Donna risoluta, seppe infondere sicurezza alle piccole sorelle Goff, è lei la governante che arriva  con il vento dell’est, in una mano l’ombrello con la testa di pappagallo, nell’altra la borsa di tappezzeria.  Personaggio magico e salvifico che riporta l’ordine e l’amore, usa formule magiche e ha modi spicci; dice frasi senza senso come “spit spot into bed” e nega qualsiasi concessione al sentimentalismo. Pamela considerava il sentimentalismo di cui abbondano i libri per bambini, e i film di Walt Disney, una forma di cinismo, perché non preparano i bambini alla vita. Ricorda, in questo senso, Jane Austen che predicava nei suoi libri alle giovinette di tenersi lontane dall’amore romantico, vera e propria trappola per donne, di affidarsi invece al proprio buon senso nelle faccende di cuore. Una volta diventata Pamela L. Travers, seppellirà il mondo magico ma troppo doloroso dell’Australia. Rimarrà dentro di lei come sorgente creativa a cui attingerà per tutta la vita ma di cui non confiderà mai a nessuno l’esistenza. 

Fu anche una seria ricercatrice della mitologia e delle origini dei miti, scrisse regolarmente sull’argomento collaborando con la rivista americana “Parabola” di cui fu anche socia fondatrice. Le ricerche sul mito influenzarono l’altra scrittura, quella per i bambini, più volte intervistata affermò: ”L’infanzia di cui parlo nei libri di Mary Poppins ha le radici nel mito e nelle fiabe” e ancora “Mary Poppins è un nome comune ma lei in realtà viene da un altro mondo, un mondo superiore”. Il figlio Camillus, adottato ancora in fasce quando Pamela era una single quarantenne, conferma le aspirazioni frustrate di sua madre di essere riconosciuta a livello accademico. Le necessità della vita, una donna che doveva crescere da sola un figlio senza l’appoggio di una famiglia benestante alle spalle, le impedirono di potersi dedicare come era necessario alla ricerca. Pamela L. Travers fu una donna fuori dal comune e fuori dal suo tempo. Anticipò perlomeno di trent’anni le amazzoni del femminismo. 

Per decenni seguace del maestro Gurdjieff la sua continua ricerca spirituale anticipò uno degli aspetti esotici degli anni Sessanta e della Controcultura degli anni Settanta. Anche se si paludò da donna inglese della middle-upper class era una vera donna dell’outback australiano, determinata, forte, che non si perdeva in quisquiglie, dalla salute di ferro. E come ogni australiano che si rispetti, vissuto a stretto contatto con la natura dell’outback, rispettosa di quello che non si vede, del mistero. Per molti aspetti ricorda il suo personaggio Mary Poppins, come afferma il figlio Camillus: “Mary Poppins is my mum”. La parola più ricorrente nel definire Pamela L. Travers è: complicata, una donna difficile, spigolosa prickly. “Eccentrica, aveva questo genio per la scrittura, un’incredibile fantasia ma c’è un prezzo da pagare per tutto questo infatti era una donna non proprio con i piedi ben piantati sulla terra” così la definisce uno dei due fratelli Sherman che lavorò con lei nei quindici giorni che Travers passò a Los Angeles per lavorare all’adattamento del film animato che  Disney aveva in mente per Mary Poppins. Esattamente il periodo che il film Saving Mr Banks prende in considerazione. 

Questa donna autrice di libri per bambini che ebbero fama in tutto il mondo, costretta dal dissesto finanziario a vendere i diritti del suo personaggio  alla Disney, dopo venti anni di corteggiamenti e di no, come ebbe a dire il figlio: ” Venderà cara la pelle”. Il film mostra la Travers tener testa al più grande magnate del cinema, unica donna in un club di soli uomini, difese con i denti la sua Mary Poppins dall’essere trasformata in una governante tutta zucchero e sorrisi. Si porterà a casa un contratto milionario con un 5%  sugli incassi che la sistemerà fino alla fine dei suoi giorni, cioè altri trent’anni. Ma proprio mentre lei si trovava a Los Angeles a mettere a segno uno dei colpi più fortunati della sua carriera, riuscendo ancora una volta a trasformare una perdita in guadagno, il figlio Camillus viene arrestato per guida in stato di ubriachezza. Si apre così un altro capitolo doloroso della sua esistenza. Pamela aveva commesso l’imperdonabile errore di mentire al figlio adottivo, egli scoprì di non essere il suo figlio biologico quando, un giorno come un altro, si presentò alla porta di casa il suo gemello, quello che lei non aveva voluto adottare 17 anni prima. Gli mentì anche sull’esistenza del padre dandolo per morto ai tropici quando invece era ancora vivo. La rabbia per queste bugie portarono Camillus ad una vita da alcolista. Nonostante egli avesse davanti a sé un brillante futuro, si rifugerà in lavori di poco conto e non offrirà alla madre alcun motivo di orgoglio. 

La forza di Pamela L. Travers non è di tutti, ella ha saputo trasformare il dolore della sua infanzia, una sofferenza prematura che avrebbe spezzato molti, in una fonte di creatività che l’ha sostenuta e l’ha perfino resa ricca. Il suo genio ha creato un personaggio che è entrato nell’ Olimpo moderno della letteratura per bambini, accanto a Peter Pan e  Alice nel paese delle meraviglie, Mary Poppins è destinata a rimanere nell’eternità.

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